Cambio di rotta

Non credo ci sia ancora qualche anima disposta a leggere questo blog. Mi sembra però doveroso riferire a tutti coloro che mi hanno seguito, tra alti e bassi, che ho deciso di dare vita ad un nuovo sito, un nuovo angolo mio. E mio solo.

Per chi fosse interessato..

https://unavitainsospeso.wordpress.com/

Chi se ne fotte. Basta pubblicare.

Chi se ne fotte. Basta pubblicare. E’ tutto nato da una discussione. Un mio conoscente ha pubblicato un libro con una casa editrice a pagamento di cui non farò il nome per quieto vivere. Il punto è questo. Ne parlavo con una certa persona, e quest’ultima insisteva sul fatto che, dal momento in cui vedi il tuo libro pubblicato, metti da parte l’etica e pensi al fatto che ce l’hai fatta. Okay. Ma a che prezzo? Un editore guadagna sui libri che il suo scrittore gli prepara. Trovo assurdo che la situazione si debba ribaltare per vedere realizzata una propria aspirazione. Inconcepibile. Eppure, succede. E anche spesso.

La pioggia

‘Sta per piovere’ mormora, rivolto più a se stesso che a lei. Lo guarda corrucciata. ‘Scusa?’. ‘Eh? Ah, ecco, parlavo del tempo’. Si morde il labbro, la mano avvinghiata al manico dell’ombrello. La ragazza solleva un sopracciglio. ‘Sei un povero pazzo, haha. Non c’è una nuvola e hai il coraggio di dire che sta per piovere? Cazzo, che umorismo’.
La guarda. Non sta cercando di divertire nessuno. Apre l’ombrello e si allontana, lasciandola sola. ‘Dove cazzo vai? Oh, parlo con te!’ Dio, che fastidio quella ‘e’ strascicata. Accellera il passo. ‘Ma vai a cagare’. Gli volta le spalle e s’incammina nella direzione opposta, i palmi che le prudono da morire. E lei che ha anche accettato di andare in giro con quello lì. Una goccia le cade sul naso.

Bestemmia.

Felicitazioni

Okay, è semplicemente una balzana idea che m’è venuta qualche secondo fa. Non vedo cosa ci sia di così eccezionale nel festeggiare Pasqua. Religione a parte, l’unica ragione mi sembra sia il cioccolato, anche se non credo si debba aspettare domani per mangiare un uovo marrone.

Comunque, c’è chi tiene a certe cose. Quindi, vi auguro una buona Pasqua.

peter_rabbit

Un albero cresce a Brooklyn

Non urlate di gioia, vi prego.

Ho da poco finito un romanzetto che mi ha tenuto occupato per non poco, ma n’è valsa la pena. Non ho intenzione di recensirlo. Semplicemente, perchè non me la sento. E’ edito da Biblioteca Neri Pozza. L’autrice è Betty Smith. Parlo di Un albero cresce a Brooklyn. Per i più fanatici recensori tra voi, potrà sembrare un libro con una trama interessante, ma scritto una merda. E’ tremendamente raccontato. Lo show, don’t tell va a farsi benedire. Ma dal mio punto di visto il romanzo non perde in leggibilità. All’inizio, ero un po’ scettico, lo ammetto, però mi sono rimangiato tutto. Deve essere letto. Posso bene dire che è uno di quei libri che capitano di rado.

Qualcosa

Ci sono momenti nella giornata in cui scrivere diventa un piacere. Per me il caffè non è un piacere.

Ah, incauto che passi da queste parti e ti prendi anche la briga di leggere le poche cazzate che ogni tanto decido di pubblicare. Bada bene, eh. Non mi assumo responsabilità alcuna per eventuali danni a cose e persone. Parliamoci chiaro.
Ma veniamo al dunque. Vorrei usarvi come cavie per un piccolo esperimento. Perchè quelle facce? Non preoccupatevi. Non farà male. Non troppo, almeno.

Leggete e ditemi che ne pensate.

Il viottolo era disseminato di stelle cadute. Saltellava da una pozzanghera all’altra, le braccia al cielo. Rideva. La pioggia non accennava a smettere, ma lui rideva. Non aveva bisogno d’altro. Le gocce tamburellavano sui ciottoli. Girò vorticosamente su se stesso, scivolando più volte. Cadde, e si ritrovo faccia al cielo. Strizzò gli occhi.

No, è già finito? Sì. In parte, è la bozza di una seconda bozza rielaborata. Avevo bisogno di scrivere qualcosa. So benissimo che posso anche smettere di picchiettare su ‘sti tasti, se quello che riesco a ricavarne sono quelle quattro righe, ma che dirvi. Pazienza.

Aria di cambiamenti

Ho tempo da perdere. Complice la grande necessità di distrarmi, mi rimbocco le maniche e porto una sferzata di cambiamenti da queste parti. Devo dare una sistemata ad alcune pagine che devono essere modificate, aggiungo qualche nuova categoria, ne cancello qualche altra e chi più ne ha più ne metta. Almeno, è quello che mi propongo di fare a partire dalla pubblicazione di questo post.